Friday, October 06, 2006

Mostra Tamara di Lempicka

Per chi possa essere interessato







L' artista polacca espose qui per la prima volta con Mussolini al potere, nel 1925

La sua seconda mostra allestita a Palazzo Reale, sessanta dipinti e dieci disegni di Tamara de Lempicka ha un aggancio con Milano.

Ma il prologo, fondamentale per il dipanarsi di tutta la vicenda, si svolge in Russia e coinvolge niente meno che Lenin: fu per sfuggire alla Rivoluzione d' Ottobre che, nel 1918, la ventenne Tamara scappò a Parigi. Ma qui, a differenza dei tanti fuoriusciti, ex ufficiali dell' armata imperiale trasformatisi in operai alla Renault o ex allieve del collegio Smol' nyi che infilavano collane per le ricche parigine scatenate nei charleston, Tamara decise di continuare a vivere in grande stile. Fu così che l' affascinante bionda d' origine polacca, con all' attivo già la preda di un marito accalappiato nella nobiltà di San Pietroburgo, cominciò a dipingere. Lo scopo era «comprare un bracciale ogni due quadri venduti» e frequentare il jet set. Il periodo non poteva esserle più propizio: dopo l' ubriacatura delle avanguardie, dalle deformazioni cubiste delle Demoiselles d' Avignon ai baffi alla Gioconda, l' arte stava tornando all' ordine e la società si avviava al suicidio. Nel 1925, quando Tamara tiene la sua prima personale a Milano, Mussolini aveva già marciato su Roma, Hitler pubblicato «Mein Kampf» e nell' arte lo stesso Picasso era tornato a dipingere corpi solidi e massicci. Tamara stemperò le asprezze cubiste con la sensualità di Ingres e trovò il suo stile. Ci aggiunse lo scintillio dell' alta società e un pizzico di perversione, ovvero l'androginia allora tanto di moda con le donne che si pettinavano alla garçonne, e il successo diventò facile. Così effimero che fu spazzato via con il tragico tramonto di quella società. E riesumato, forse non a caso, proprio in tempi in cui il mondo sta affacciato davanti a un nuovo abisso.

TAMARA DE LEMPICKA Palazzo Reale, orario 9.30-19.30; giovedì fino alle 22.30; lunedì chiuso. Ingresso 9 euro, catalogo Skira, per informazioni tel. 02.54.919, dal 5 ottobre al 14 gennaio

1 comment:

Anonymous said...

Ho visto locandine che sponsorizzano la mostra su tutti i tram della circonvallazione milanese.
gemma la fedele ai mezzi di trasporto