Monday, November 27, 2006

I Suozz Della Domenica 5


OSPEDALE DI TRANI REPARTO DI ORTOPEDIA

La pubblicazione del discorso del professore tenutosi in quel di Cuenca,nonche’ capitale del mondo conosciuto,ha suscitato rimostranze nel corso della settimana nelle terre del murgese.Il professore,conscio del pericolo,si e’ comunque presentato nella piazza principale di Minervino,Plaza de la Mancha,per cercare con le sue parole di salvare questa sfortunata comunita’.Purtroppo per me l’epilogo e’ stato decisamente traumatico,ma se questo e’ il prezzo da pagare per seguire il professore,non mi tiro indietro.
Ecco a voi il discorso dell’Illustrisissimo.

SIETE ANCORA IN TEMPO

“….MURGESI!!!!BASTA COI POMODORI,TENETELI PER LA SALSA!!!Cosi’ non fate altro che dimostrare la vostra capatosta.Vengo in pace e soprattutto vengo per voi.
Nel passato i miei avi cercarono di salvarvi dalla fine che poi avete fatto.Io vi chiedo scusa per loro,si sono arresi troppo presto senza credere in voi.Fortunatamente il destino vi ha dato una nuova possibilita’,la possibilita’ sono io!!HO DETTO BASTA COI POMODORI!!!
Faro’ finta di niente ma adesso chiariamo pochi punti fondamentali.BASTA MI SPORCATE L’ABITO!!!!Se la mettete cosi’ mi tiro indietro anch’io,non intendo perdere il mio tempo prezioso con voi,anzi sapete cosa vi dico?Il giornalista che mi perseguita dice che siete tutti CULI…ADDIO….”

Con queste parole il Professore si allontano’ dal palco e mi chiese di intrattenere i suoi fan pugliesi.Nel giro di 40 secondi il professore si dileguo’ ma sbuco’dal nulla un numero indefinito di indigeni sbraitanti e decisamente vitali.Provai a comprendere le loro parole ma vista la mia ignoranza decisero di farsi capire a gesti.Quello di cui capii meglio il significato fu la roncola in fronte.Ho pero’ ancora dei dubbi sul significato di altri gesti tipo:peperone nell’ano,carota di traverso nell’ano,cipolle nell’ano,sedano,nell’ano,borlotti e pisellini nell’ano e damigiana d’olio sempre nell’ano.Insomma che volessero farmi assaggiare il loro minestrone l’avevo capito,ma mi chiedo ancora perche’ non me l’abbiano fatto ingerire dalla bocca e soprattutto perche’ abbiano usato l’olio solo alla fine…
Popolo decisamente cordiale e generoso ma un cicinin “invadente”.Mi sentii leggermente a disagio quando si presentarono con meloni e angurie,presumo per farmi assaggiare la loro tipica macedonia,tanto da decidere di rifiutare..Apriti cielo…non solo mi fecero assaggiare,sempre secondo le loro usanze,la macedonia ma anche il celebre liquore alla cima di rapa con tanto di bottiglia(stranamente anche questa sempre di traverso).Dopo aver degustato tutte le loro specialita’,forse un po’ indigeste,mi venne il dubbio di aver abusato della loro accoglienza.Cosi’ringraziando ancora sentitamente, feci per allontanarmi ma inciampai su una buccia di cima di rapa:gridai-ah la schiena!-E tutti si sentirono in dovere di accorrere per cercare di alleviare il mio dolore con rimedi ancestrali.Quello che ricordo meglio fu la clavata sul coppino per ristabilire l’asse della colonna vertebrale,quelli successivi purtroppo mi sono sfuggiti di mente.
Ora mi trovo al reparto di ortopedia ricoperto di gesso e tutto per una buccia di cima di rapa….certo che e’ proprio vero che il pericolo si nasconde dove meno te lo aspetti.

1 comment:

Anonymous said...

Ma la cima di rapa, ce l'ha la bucia!!!?