I Suozz Della Domenica 7

Eccoci qui alla celeberrima e attesissima rubrica della domenica.L’articolo della settimana scorsa ha riportato alla mente a molti di noi dei traumi che pensavamo di aver superato.Ha pero’ anche stimolato le fantasie di qualcuno.Una lettrice,in preda ad un delirio ormonale,ha manifestato addirittura la necessita’ personale di sentir parlare di “cazzo”.Il professore si e’ detto lusingato di aver sucitato una reazione tanto impetuosa da parte della lettrice e vorrebbe comunque farle notare che si e’ parlato di varie categorie di augellum ,tra cui, nella categoria “degni di nota” il famosissimo”serpente nero dell’alabama” che in teoria dovrebbe soddisfare da tutti i punti di vista la portatrice ben piu’ di un comune “cazzo”.Per controllare queste pulsioni primordiali e ridimensionare la sfera sessuale della lettrice,il professore consiglia di provare a fare un giro su di un “serpente nero dell’alabama”.Nel caso in cui dovesse sopravvivere probabilmente si renderebbe conto del motivo per cui il suo tanto amato non sia stato menzionato.Per chiarimenti e consigli scrivete pure a Prof_Suoz@he-man.prince.of.the.universe.it
Nel precedente articolo si e’ fatto riferimento ad un articolo che nelle scorse settimane non avevo pubblicato.Colgo l’occasione per presentarvelo oggi.Buona lettura.

AMORE C’HO IL MAL DI TESTA

Quante volte abbiamo usato o sentito questa frase,ma soprattutto quante volte significa realmente “ho mal di testa”?
L’uomo in calore dispone di diverse tecniche ,affinate con la maturita’e l’esperienza, per condurre la portatrice nel tripudio di emozioni dell’accoppiamento.Questa fase spesso risulta anche piu’ piacevole del rapporto stesso e l’uomo,che ne e’ consapevole,libera in maniera sfrenata i suoi 5 sensi.Si avvicina dolcemente alla coscia della portatrice e con un movimento sinuoso le appoggia la sua virilità(1 tatto),contemporaneamente con delicatezza le muggisce e le alita nell’orecchio(2 udito,3 olfatto) parole eccitanti,poi,con la testa ormai dentro la scollatura(4 vista),comincia ad asportare con la lingua qualsiasi crema o trucco dal viso della preda(5 gusto).A questo punto l’accoppiamento e’ garantito.
Nel caso in cui pero’ l’uomo dovesse risultare approssimativo in questa fase,ecco che la portatrice potrebbe giocarsi la carta del mal di testa.E’ un’arma micidiale,l’uomo sa benissimo che non e’ vero,ma sa anche che se dovesse lasciarlo intendere,rischierebbe di inabissarsi in una discussione dalla quale non ne uscirebbe vivo.In questi casi,per il bene del proprio augellum e l’incolumita’ della portatrice,l’uomo dovrebbe chiudersi urgentemente in bagno e placare la sua mascolinita’con una doccia fredda.
Questa frase viene usata anche dall’uomo ma in circostanze leggermente diverse.Puo’ capitare (ricordiamo gli svariati casi nel murgese) di dedicarsi troppo alla preparazione della portatrice e di accorgersi sul piu’ bello di non essere all’altezza della situazione.Allora si finge di prolungare il rito cercando di ristabilire tutti i collegamenti nervosi con le proprie estremita’.Funzionano tutte tranne l’unica che in quel momento dovrebbe rappresentare la propria essenza di maschio.Il panico lo pervade,il tempo stringe e la portatrice e’ pronta…Amore tu non ci crederai ma mi e’ venuto un mal di testa…
Il vero dramma nasce quando la portatrice si pronuncia.”non ti preoccupare tesorino,non e’ un problema,puo’ capitare a tutti”.Lei finge comprensione,ma ti lascia intendere di aver capito tutto e che sotto sotto sei uno sfigato.A questo punto l’uomo,ora solo per il suo bene ,dovrebbe chiudersi in bagno tentare la rianimazione e tornare pronto come se niente fosse.Purtroppo pero’l’autostima vacilla e si tende a restare sdraiati continuando a fingere con patetiche scenette. Il mio consiglio e’ di non fare il passo piu’ lungo della gamba,il punto di non ritorno va affrontato solo se assolutamente sicuri.RIFLETTETE.
Prof Suozz.