I dittatori militari birmani,sorretti dagli aiuti economici cinesi e dal sostegno militare russo, dopo aver imposto il coprifuoco, hanno ordinato l'attacco.
Per prima cosa ieri sera la Giunta dittatoriale aveva imposto nelle città più grandi,  un coprifuoco assoluto dalle 9 alle 5; con i camion carichi di militari a pattugliare tutti i viali incessantemente. Impediti i capannelli con più di 5 persone: pena la detenzione per due anni in carcere. Poi dalla prima mattinata i reparti della 22esima divisione dispiegati in 5mila attorno la Shwedagon Pagoda, la più sacra di Birmania che hanno impedito l'accesso al corteo di 2mila monaci che si avvicinava per pregare, come già successo negli otto giorni precedenti, fino ai 30mila monaci in marcia martedì 25, insieme con altri 70mila studenti e dissidenti. I soldati hanno prima sparato in aria come intimidazione per poi passare, come temuto, alla carica. 
E come al solito ci sono grandi interessi in gioco.
Se UE e USA si sono schierati contro la Giunta militare birmana, India, Cina e Russia sono le potenze economiche e militari che permettono al regime di sopravvivere acquistando dai militari gas (India soprattutto) e petrolio grezzo. Ma anche grosse quantità di legname pregiato (tutto indirizzato all'emergente mercato della classe media cinese), fornendo alla Giunta militare ogni armamento necessario, compreso un programma nucleare (Russia) che comincia ad impensierire anche i funzionari della Aiea, l'agenzia Onu per il nucleare.
 
 

1 comment:
sempre piu' cittadino del mondo...il mata
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