Friday, February 22, 2008

Chi?

Se il Pd ha detto che non candiderà in parlamento persone condannate in primo grado, il PdL va oltre: non sarà candidato chi ha procedimenti penali in corso! Tutto ottimo fin qui, in tanti lo chiedono, lo chiediamo da tempo.
Bondi (CdL) si è spinto ancora oltre. Saranno «esclusi, naturalmente, quelli che, come sappiamo, hanno un'origine di carattere politico».
Ma chi lo decide?

4 comments:

Noelia said...

ma perchè non se ne stanno tutti in galera, al calduccio?
mah! non so, alla fine i carceri li paghiamo anche noi!
Paghiamo sempre noi, siano dentro o fuori...
ma io li preferisco dentro!
(soprattutto Berlusca, scusa Sozzi!)

giordy said...

non importa che di me si parli male o bene..l'importante è che se ne parli (O.Wilde)

Finalmente si parla del problema dei parlamentari condannati o indagati e si torna a parlare del ruolo dell'immunità parlamentare..quindi che se ne parli...poi ogni partito scelga come affrontarlo ma almeno entra nell'agenda politica!!!!

Anonymous said...

I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale. (Woody Allen)

Anonymous said...

Casini ha ironizzato anche sulla definizione di «processi politici» utilizzata per indicare quei procedimenti che non precluderebbe una candidatura nelle liste del Pdl: «Chi stabilisce quali processi sono politici? Chi deve giudicare, Bondi? In questa campagna elettorale è nata una categoria finora sconosciuta, quella dei processi politici»