
Buongiorno!
Fuori ci sono i pinguini che camminano, le renne che brucano, ma inspiegabilmente in tutto questo c'è anche il sole! E un cielo terso che a Milano non si vedeva da anni! (erano anni che non....)
Eccomi qui puntuale per l'appuntamento cul(o)turale del Baronx. Questa volta vi parlo dell'ultimo libro di Faletti, "Fuori da un evidente destino".
Punto primo: lo consiglio? mah sono perplessa su questo punto. Se vi piacciono le storie di indiani, stregoni, magie e i film di western con John Wayne forse sì. Altrimenti il libro tende molto al fantasy-noir, è lento nella narrazione (strano per Faletti!) e scade un po' in quelle situazioni assolutamente irreali che mi hanno tanto infastidito nel libro precedente.
In breve i fatti.
La storia narra di una serie di omicidi assolutamente inspiegabili, avvenuti in una piccola cittadina al confine con una riserva indiana. Il protagonista, che naturalmente non si poteva fare i cavoli suoi, inzia ad indagare scoprendo un'incredibile verità, un intreccio di storie da pionieri e leggende indiane. Intrecciate a questa serie di eventi le vite di diversi personaggi, che per un motivo o per l'altro potrebbero essere tutti candidati ad avere un piede nella fossa. :) allegria!
A parte gli scherzi, dopo un'iniziale lentezza e chiudendo gli occhi sull'incontenibile tendenza al prolisso di Faletti, il libro risulta piacevole, e sul finale, quasi avvincente. A mio avviso è meglio del precedente, non all'altezza del primo, ma ehi, da parte di uno che faceva Vito Catozzo - porco il mondo che c'ho sotto ai piedi - è tanta roba!
Settimana prossima non so ancora cosa recensirò. Forse il libro di ricette per il wook!
 
 

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