Il rapporto 2006 sulle violazioni della libertà di stampa, stilato come ogni anno da Reporters sans frontières, è a dir poco inquietante. L'unico parametro in miglioramento rispetto al 2005 è quello dei media censurati: sono 912 contro i 1006 dell'anno precedente. Tutti gli altri dati sono peggiorati, sopratutto quello dei giornalisti uccisi: 81 hanno perso la vita in 21 paesi in modo violento mentre esercitavano la loro professione, ai quali vanno aggiunti 32 collaboratori (autisti, traduttori o guide) che sono morti insieme a loro. 
Nel 2006 sono stati aggrediti o minacciati 1.472 reporter e 871 sono stati arrestati. Entrambi i dati in sensibile aumento rispetto all'anno precedente
Per farsi un'idea della gravità dell'ultimo bilancio basta pensare che in 20 anni di guerra in Vietnam erano stati uccisi 64 giornalisti. Tanti quanti ne sono morti negli ultimi dodici mesi soltanto in Iraq.
In seconda posizione il Messico che con 9 reporter assassinati mentre indagavano sul narcotraffico.
Un capitolo a parte è quello relativo a internet, da molti considerato un mezzo di comunicazione poco controllato e controllabile. I dati di Reporters sans frontières smentiscono questa convinzione: il rapporto elenca dieci stati "nemici" della Rete, tra i quali la Cina, Iran, Cuba e la Corea del Nord. In questi Paesi numerosi siti web vengono oscurati quotidianemente e i loro autori arrestati. 

 
 

10 comments:
Ma i giornalisti fungono da ALTOPARLANTI per la società.
Pensate che quelli senza scrupolo, che ammazzano la gente innocente per strada, abbiano qualche problema poi ad ammazzare i giornalisti, che sarebbero la loro condanna!?
Non giustifico, ma fare il giornalista in determinati ambiti, è purtroppo rischioso come lavorare a 100 metri di altezza senza corda.... è un attimo a cader giù!
Ineffetti se c'è qualcuno che taglia quella corda...è un attimo a cadere giù.
L'importante è non semplificare tutto (noe non mi rifersisco a te)affermando che essendo un lavoro rischioso è normale aspettarsene le conseguenze. Perchè uccidere non è MAI normale...
no, certo. Lo dicevo dando più che per scontato, che uccidere NON è normale.
Ma ripeto, alcune situazione hanno un rischio conosciutissimo da tutti. purtroppo.
So che il mio discorso può essere interpretato come un... "SE LO SONO CERCATO". Ma non è quello che c'è sotto, lo sapete bene.
Lo so Noe, ma purtroppo alcuni pensano che questi giornalisti vadano in giro a fare i turisti.
Come per tutte le professioni ci possono essere slanci di eccessivo protagonismo,ma la maggiorparte dei reporter lo fa per garantire un'informazione che altrimenti sarebbe limitata dalle contingenti situazioni in cui operano.
scusate ...ma avete visto qualcuno che si aggira con una tazzina di camomilla in mano....???
Piacere di conoscerti Federica.
Chi cerchi non è da queste parti...
bella battua però,complimenti!
ciao MATA
peace & love
ecco, ho sentito dei passi
e un odore di camomilla
non mi è mai piaciuta!
niente, i passi sfumano
e la persona è andata in là...
julia
Ciao Julia piacere di conoscere anche te...anche a me la camomilla non ha mai fatto impazzire.
buona notte a tutti!
MATA
io la prendo alcune sere prima di andare a letto, e non è così male come dicono...
o sarò strana io...
de gustibus
Post a Comment