Addio spine e prese.
Un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology ha sperimentato con successo una tecnica per trasportare l'elettricità senza fili, alimentando una lampadina da 60W con una fonte di energia distante oltre due metri, per l'appunto senza fili.
Il gruppo di ricerca del Mit è guidato da Marin Soljacic.
La normale trasmissione di onde radio si può considerare una trasmissione di energia, ma ovviamente non è abbastanza efficiente perché le onde radio viaggiano in tutte le direzioni ed è impossibile direzionarle su un oggetto preciso: così si perderebbe troppa energia. 
La soluzione trovata è stata quella di usare dispositivi risonanti, capaci cioè di rispondere alla stessa frequenza. Proprio come due corde di violino vicine e intonate sulla stessa nota: quando una suona, anche l'altra si mette in vibrazione. I ricercatori hanno realizzato due bobine magnetiche in rame accoppiate in modo da essere risonanti. Uno dei due magneti, collegato a una sorgente di elettricità, crea un campo magnetico che oscilla alla frequenza di alcuni MHz. L'altro magnete, costruito in modo da risuonare alla stessa frequenza, riceve un'induzione magnetica che può essere trasformata in elettricità.
L'interazione con il resto dell'ambiente circostante, compresi organismi viventi è invece molto debole: nessuna preoccupazione per gli effetti dei campi elettromagnetici in poche parole. Il raggio d'azione è molto limitato, ma sarebbe sufficiente per utilizzare, per esempio, un computer portatile all'interno di una stanza senza doverlo collegare fisicamente a una presa di elettricità, o per ricaricare la batteria di un telefono cordless anche quando non è fissato sulla base. 
...E ANCHE...
 L'idea è della designer Yuko Taguchi e allo stato attuale la lampada con chiave di ricarica resta un concept.
L'idea è della designer Yuko Taguchi e allo stato attuale la lampada con chiave di ricarica resta un concept. In un momento come quello che stiamo vivendo, dove il riscaldamento globale e l'energie rinnovabili sono argomenti all'ordine del giorno, una abajur da comodino si fatta, che non necessità di corrente alternata dalla rete, è un toccasana.
E' sufficiente girare la chiave - cosa che abbiamo già imparato a fare da piccoli con i tanti giochi e peluche - per ottenere una luce sufficiente ad illuminare la stanza e permettere la lettura di un libro. Il meccanismo, come molti avranno già intuito, si basa su una dinamo e funge in un certo senso anche da timer. Infatti se la lampada di Yuko Taguchi entrerà in produzione potremmo addormentarci sicuri che entro breve si spegnerà. L'unica cosa da augurarsi è che il meccanismo a molla sia silenzioso.
 
 

6 comments:
Quante novità!
Benvengano! Io passo le giornate nel (ri)cercare alternative (più)pulite per inquinare di meno...il meno possibile.
Per esperienza e conoscenza invito all'attenzione...mai dire mai...e affermare troppo alla leggera "nessuna emissione, nessun pericolo per la salute"...anche le lampadine a basso consumo, secondo alcuni non sono così pulite...
e la ricerca continua!
baci a tutti
MATA
hai ragione, Mata.
non bisogna esagerare, lo so. infatti la mia è solo una sensibilizzazione. il chè non vuol dire che tutte queste cose le dobbiamo prendere così e fare la nostra bibbia. ma almeno conoscere i progressi tecnici che tentano di portarci verso un mondo "migliore" (?) beh, diciamo più pulito, va...
lo so noe...infatti la mia non era una critica nei tuoi confronti, fai benissimo a sensibilizzare, altrimenti non si migliorerebbe.
Era più un pensiero rivolto ad alcuni che gridano al miracolo...
tu continua a sensibilizzare che ce n'è bisogno...
baci MATA
ma non l'avevo presa come critica matrix!
e comunque, le critiche a volte fanno solo bene....
andiamo avanti così Mata, tutto questo è solo costruttivo
baci milanesi da una spagnola che ha troppo freddo ma che non vuole neanche immaginare il freddo che hai tu
ciaus!
Penso proprio che la soluzione ai problemi energetici del mondo sino fondamentalmente due:
il risparmio (quello che ognuno di noi può fare giornalmente sull'uso di elettricità, acqua gas) e le tante piccole novità e invenzioni come quelle citate in questo post.
Non aspettiamoci un'unica, grande e definitiva soluzione al problema energetico.
Non arriverà mai
Carlo
Sono di sicuro due aspetti importanti. La coscienza collettiva del risparmio energetico dovrebbe prescindere dai problemi legati alle spese, alla reperibilità delle fonti energetiche e all'inquinamento...ma in ogni caso è importante fare in questo senso passi in avanti. Lentamente le persone si stanno responsabilizzando chi più chi meno...ma stanno cambiando.
La ricerca di alternative all'oro nero procede, gli interessi in campo sono tanti ma i progetti ambiziosi non mancano, e potrebbero anche essere definitivi.
Definitivi...fino alla comparsa di nuovi problemi... e di nuove soluzioni...
MATA
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